DANILO DUSI
Milano, 18 gennaio 1928 - 28 ottobre 1985
Musicista
Inizia lo studio del pianoforte all'età di quattro anni, a undici anni gli viene affidato il primo incarico di organista, e in seguito di Maestro di Cappella, presso l'Abbazia Santa Maria Rossa in Crescenzago - Milano, fino al 1974.
Dal 1975 al 1985 è Maestro di Cappella a Santa Maria Bianca in Casoretto - Milano.
Dal 1975 al 1985 è Maestro di Cappella a Santa Maria Bianca in Casoretto - Milano.
Studia al Conservatorio Musicale "Giuseppe Verdi" di Milano dove consegue i seguenti diplomi: Pianoforte nel 1947 con il Maestro Enzo Calace, aggiudicandosi il Premio Durini come miglior diplomato dell'anno; Organo e composizione organistica con i il Maestro Bruno Bettinelli; Canto corale e direzione di coro con il Maestro Amerigo Bortone; Letteratura poetica e drammatica e Canto Gregoriano.
Attività didattica svolta fino al 1985:
dal 1954 istruttore e direttore della Società Polifonica Vogherese di Voghera;
dal 1956 direttore della Scuola Musicale Municipale "Lorenzo Perosi" di Tortona;
dal 1968 docente (accompagnatore al pianoforte) alla classe di canto presso il Conservatorio Musicale "Antonio Vivaldi" di Alessandria;
dal 1969 istruttore e direttore della Corale Lirica Ambrosiana.
Dal 1974 al 1983 maestro sostituto e organista all'Arena di Verona.
Attività artistica svolta in qualità di direttore di coro e collaboratore pianistico:
nei maggiori teatri italiani e nei Conservatorii Musicali di Milano, Torino, Venezia, Alessandria;
all'estero presso Conservatorio di Copenhagen, Opéra di Parigi, Opéra di Bruxelles, Bayreuth, Francoforte, Zurigo, Lugano, Palazzo dei Papi di Avignone.
nei maggiori teatri italiani e nei Conservatorii Musicali di Milano, Torino, Venezia, Alessandria;
all'estero presso Conservatorio di Copenhagen, Opéra di Parigi, Opéra di Bruxelles, Bayreuth, Francoforte, Zurigo, Lugano, Palazzo dei Papi di Avignone.
Maestro Danilo Dusi - Caricatura
Arena di Verona, Estate 1979
(Autore Pro-sdo-ci-mi)
Arena di Verona, Estate 1979
(Autore Pro-sdo-ci-mi)
Don Lorenzo Perosi (Tortona 1872 - Roma 1956).
Sorprendente la somiglianza con il Maestro Dusi che sarà il suo successore
alla direzione del coro da lui fondato e che tuttora porta il suo nome.
Elogio del Maestro Danilo Dusi - Dicembre 2015
Insigne musicista, pianista e organista, possedeva straordinaria capacità di lettura a prima vista di qualsiasi spartito ed era in grado di trasportare le tonalità con grande facilità e immediatezza.
Possedeva orecchio assoluto, talento rarissimo anche tra i musicisti. Un giorno disse ad un suo allievo - Ferruccio Villa - il quale lo riferì durante la presentazione di un concerto commemorativo svoltosi il 31 ottobre 2015 nell'Abazia Santa Maria Rossa in Milano: "Da bambino mi fecero ascoltare un MI e per me quel MI rimase un MI per tutta la vita. Ebbi problemi quando, ancora bambino, alla fine degli anni '30 venne modificata la frequenza del diapason, quello che fino a quel momento io avevo percepito come un SI bemolle era diventato un LA, ma nel mio orecchio continuava a suonare come un SI bemolle, ci è voluto tempo per abituarmi".
La sua prima esperienza in qualità di direttore d'orchestra fu l'Ouverture da "Giovanna d'Arco" di Giuseppe Verdi, attività che nel tempo abbandonò, dedicandosi completamente alla direzione di cori.
Pur dotato di eccezionale competenza e personalità, aveva buon carattere, costanza e grande forza di volontà. Di natura mite, trasmetteva agli allievi la sua grande passione per la musica; era benvoluto e stimato anche dai colleghi.
A trent'anni dalla sua prematura scomparsa è ricordato ancora con tanto affetto; la moglie Luana e la figlia Elena esprimono il loro sentito ringraziamento ad allievi e formazioni corali che onorano la sua memoria.
Sorprendente la somiglianza con il Maestro Dusi che sarà il suo successore
alla direzione del coro da lui fondato e che tuttora porta il suo nome.
Elogio del Maestro Danilo Dusi - Dicembre 2015
Insigne musicista, pianista e organista, possedeva straordinaria capacità di lettura a prima vista di qualsiasi spartito ed era in grado di trasportare le tonalità con grande facilità e immediatezza.
Possedeva orecchio assoluto, talento rarissimo anche tra i musicisti. Un giorno disse ad un suo allievo - Ferruccio Villa - il quale lo riferì durante la presentazione di un concerto commemorativo svoltosi il 31 ottobre 2015 nell'Abazia Santa Maria Rossa in Milano: "Da bambino mi fecero ascoltare un MI e per me quel MI rimase un MI per tutta la vita. Ebbi problemi quando, ancora bambino, alla fine degli anni '30 venne modificata la frequenza del diapason, quello che fino a quel momento io avevo percepito come un SI bemolle era diventato un LA, ma nel mio orecchio continuava a suonare come un SI bemolle, ci è voluto tempo per abituarmi".
La sua prima esperienza in qualità di direttore d'orchestra fu l'Ouverture da "Giovanna d'Arco" di Giuseppe Verdi, attività che nel tempo abbandonò, dedicandosi completamente alla direzione di cori.
Pur dotato di eccezionale competenza e personalità, aveva buon carattere, costanza e grande forza di volontà. Di natura mite, trasmetteva agli allievi la sua grande passione per la musica; era benvoluto e stimato anche dai colleghi.
A trent'anni dalla sua prematura scomparsa è ricordato ancora con tanto affetto; la moglie Luana e la figlia Elena esprimono il loro sentito ringraziamento ad allievi e formazioni corali che onorano la sua memoria.